Nelle toilette pubbliche ci sono accessori irrinunciabili e, fra essi, figurano senz’altro i cestini per il bagno necessari per il conferimento dei rifiuti.
Si potrebbe pensare che, in virtù dell’uso a cui sono destinati, i cestini bagno siano più o meno tutti uguali gli uni agli altri e che non sia necessario dedicare chissà quale sforzo alla valutazione delle loro caratteristiche tecniche; eppure, le pattumiere bagno vanno scelte con cognizione di causa se si desidera che la toilette sia funzionale e ordinata. Ecco gli aspetti principali da tenere in considerazione in fase di scelta.
Dimensioni
Quanto devono essere grandi i cestini gettacarta? Le dimensioni complessive dell’oggetto vanno naturalmente tenute in considerazione per fare sì che la pattumiera possa essere collocata agevolmente nel bagno, ma un aspetto ancor più importante è il suo volume interno.
In genere, all’interno dei singoli wc è possibile collocare piccoli cestini da pochi litri (es. da 3 a 10), mentre in prossimità dei lavabi si ricorre in genere a contenitori con volumi superiori (es. dai 20 agli oltre 40 litri), dovendo questi accessori contenere maggiori quantità di rifiuti.
La capienza ideale va individuata tenendo conto del numero di persone che utilizzano la toilette, della frequenza di svuotamento da parte del personale di servizio e degli accessori per l’asciugatura delle mani presenti nel bagno: agli asciugamani elettrici è associata una produzione di rifiuti molto inferiore rispetto a quella che contraddistingue i dispenser di carta asciugamani monouso.
Coperchio o no?
I cestini bagno possono essere ricondotti a due categorie principali: quelli aperti e quelli chiusi e, nell’ambito di quest’ultima, si possono incontrare cestini con coperchio basculante o azionato a pedale.
Alle pattumiere per il bagno di forma aperta è associata la massima praticità di utilizzo: l’utilizzatore della toilette potrà conferirvi i rifiuti senza dover toccare o azionare alcunché. Si tratta però di contenitori che inevitabilmente lasciano intravvedere la spazzatura contenuta al loro interno, cosa che potrebbe far storcere il naso ai puristi dell’ordine e del decoro.
Ecco perché in molti scelgono di dotare le toilette del proprio bar, negozio o attività di ristorazione di cestini con coperchio. Quelli dotati di meccanismo basculante sono apprezzati per la semplicità di conferimento dei rifiuti, mentre i modelli a pedale per l’igiene, perché evitano qualsiasi contatto con le mani.
Design e colore
I bagni pubblici dovrebbero essere dei luoghi accoglienti e piacevoli alla vista e, per raggiungere questo risultato, è necessario dedicare la giusta attenzione all’aspetto estetico dei cestini. È preferibile scegliere modelli dal design e dalle linee moderni che siano accattivanti allo sguardo, optando se necessario per colori che si discostano dal “solito” bianco. In commercio si possono trovare cestini della spazzatura di tonalità cromatiche originali (es. verde, azzurro, arancione…) e con particolari finiture (es. satinato) che, con la loro ricercatezza estetica, contribuiscono a creare in bagno un’ambientazione gradevole.
Materiale
Ultimo, ma non meno importante, è il discorso legato al materiale di cui sono fatti i cestini bagno. I prodotti in metallo, per quanto caratterizzati da una notevole resistenza meccanica, non sono sempre la scelta migliore, in quanto alcuni materiali (es. ferro e acciaio) sono intaccabili dalla ruggine e il loro peso, inoltre, potrebbe risultare eccessivo nel caso dei modelli più grandi. Esistono comunque valide alternative in metallo che bypassano questi problemi, come i cestini in acciaio inox di piccole dimensioni, antiruggine e dal peso contenuto.
In genere, nella zona dei lavabi oggi si predilige l’utilizzo di prodotti in plastica dura, come l’ABS, che offrono un buon compromesso tra robustezza e leggerezza. La plastica, inoltre, è un materiale che resiste anche in condizioni di umido o bagnato, offrendo una lunga durata nel tempo.